osservando
continuo al centro della casa il disastro l'avvento
finale del cactus nano nell'innesco aperto la catalisi ineffabile
catarsi inerziale slittando chiede se sta per finire o slitta
vibratile verso se attraverso il vivente si sia dentro
qualsiasi disastro di spazi o se ricomparire ma nascondere
il grembo grigio voglia dire riportarsi ad ogni tempo
adesso ignoro se detona ma ora e sempre al proprio posto
c'è un treno slabbrato nel fischio non può se grido
esplode se ciò che rimane è una sola parola che svicola
scivola dagli aghi al bruciore stringendo recupero
l’esausto l'olio in combustione la linfa appuntita
per l'immagine che finalmente prende fuoco
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