4.
hanno zampe come arterie, forse rami
concezioni
distali del mondo
distanti concessioni alla materia
che diparte e va lontano
sono il fulcro e l’intervallo
la risposta in equazioni
un risultato sempre disuguale
avranno gambe semplici
catene di montaggio da soffrire
per vicoli e frammenti
inesplosi nella parte inferiore
corpi e schegge come sassi
foglie morte negli interni
in pelle viva delle case
e già pensali adatti in posizione
sull’aculeo che produce la frequenza
mentre vengono
predati da altri corpi senza vertebre
hanno una voce
che non è da pensare
sembrano innocui e non è vero
ma non per tutti tornano gli insetti
se sai com’è la storia
dicendo “dunque” e “allora” e dirlo
adesso è l'unico genere
di cose
tribù forzata a nuova magnitudo
dissolta
nel pensarsi viva
ed ora è polvere di
e prende fuoco
è guerra
frequenza di una voce che non ha destinazione
trenodìa di quando avranno gambe e braccia
arrampicare e urtarsi per fuggire
presi vivi
in chi li osserva prima della terra in cui combatte
fino a che tutto cada
e perché cada
in ciò che suona meglio
o implichi il fastidio
delle gambe o delle braccia da bruciare
tutto questo è per chi osserva
è di chi osserva, o è servo
Nessun commento:
Posta un commento