venerdì 15 giugno 2012
analisi I, compito a casa
- come dire: questo lo vuoi? ti basta se semplifichi?
- mettere un numero via l'altro, mettere eventi, cose, restarci dentro, volendolo, facendo cenni, facce, alzando le sopracciglia?
- sedersi in un posto, dirsi che è bello perché poi lo è davvero, dire quello che si vede mentre questo prende a sembrare, diventa vero?
- (lo devi? il fare punti poi rovina una sequenza?)
- [restare dentro dove? c'è qualcosa che resiste al solo fatto di succedere, se succede?
- non il posto, ma qualcuno intorno potrebbe sedersi davanti o di lato rispetto a te, progettando eventi composti, compositi, ci sei anche tu?
- perché se lo vuoi è debole? come fai a significare?
- (qualcosa di tutto questo può sembrarti come nuovo? o soltanto lo è perché non è mai stato prima, e ti fa bene per come ti trasfigura, se rimani sfigurato, se il viso rimane lo stesso?)
- sarà il caso di fare di tutto un problema quando si capisce quanto ci vuole a lasciarlo lì, a rimanere nelle cose non concluse, coincidenti, che si incrociano?
- dovrai sfilarti da questa precarietà? o è questo che ti convince a rimanere vicino, nel vivo, vivo?
- (si può vivere, nel vivo? o ci vuole che il vivo sia diverso?)
- e se resti quello che succede sopravvive a ciò che è stato fatto, che rimane?]
- se sorrido cosa succede? come cambia quello che è già cambiato?
- ti viene facile? ti stai esercitando? che vuoi fare adesso?
- (passare dove? quando? dentro? poco distante? poi? qui?)
- posso entrare così? mi farai spazio?
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