os,
che poi si ossida, declina, torna in bocca, resta
senza peso, riposa e appare netta: è leu, si arrotola
nei manes, distribuisce il
seme non rimasto, chiama
aiuto, risuona con, riposta,
consona alle proprie quote,
varcando il fiato della
rimanenza: vuole e si registra,
ripete la stessa frase, risuona
con: tracciante: segnale.
forse aiuterà l'acustica,
claustra, qualcosa
brucia
nell'angusto ma
niente se ne va, se poi continua, ritorna
per eccesso, aria
nello sfiato. non sarò bravo declinando
il termine, portandolo
da solo a capo, nella testa, provando
un'altra
volta, un altro test.
dico: manchi. se lo dico
risuona
con: tracciante, scambio inerte, riconoscimento
del
segnale. penso che non sarò mai abbastanza bravo
con
le mie macerie. non posso dirle da solo, riaverle
come
stato di una nuova guarigione, viste sul nastro
mentre
parlo. non ho deciso ciò che torna indenne: quello
che risuona all'interno, risuona con: collisione, materia
che vaga verso il nihil,
varia nella resistenza degli oggetti,
viene stesa per se stessa,
si organizza in
costruzione
di una macchina. non è uguale dopo os,
particola lanciata
verso il cerchio, attesa delle mie
macerie dentro al taglio
nella gola. un nodo
permeato all'esistente, questa voce
trattenuta, imposta, tenuta in conto. non sarò immune,
non proverò lo sguardo verso il nome, quel luogo
che risuona, che è l'esterno, circolare verso il battito,
stent, annesso all'epicentro, la calma dentro al muscolo,
che perde, ritorna ad ostruirsi. questo risuona con:
tracciante: segnale: pulsazione che ti
aspetta, esausto,
in os, creando affollamenti, adesso, nella strage: non sarò
mai bravo a separare il
replicante, il replicante: tracciano
fasci precisi, linee dalla
corda principale, vibrazioni
raccolte mentre
nuoti, ricordando il sangue in posizione,
portato a
termine, disposto nei dintorni, ventilato, via
nel sogno.
non sarò bravo a guardare le mie macerie
con
l'intenzione di sbagliare il punto, l'asse di una nuova
convergenza, raggiunto
dove è stanco, dove si cade
in errore, al tempo di riposizione, che riporta, compone,
risuona come ciò che è stato e che non era: tracciante
che si
impone di restare. dico: manchi, e questo
risuona
con: tracciante: segnale di os,
di quella voce
che prepara
a non varcare ciò che resta, pensarci bene.
decido nelle mie macerie. resto, è per tagliare il fuoco.
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