volta,
fase di visione della notte, intersezione nel lungo
della
fibra, farsa esatta, modulata, siderale presa al punto
che si sposta verso il centro, struttura propria della nebula,
poi
nebbia, calma indebolita, mai pronta a disconoscersi,
sintassi
realizzata nelle cose, σύνταξις
che mette a prova
il
nervo più veloce, associa tutto ciò che porta ad arrow
left,
momento
per chi stacca la materia inerte, suolo percorso,
visto
più volte dalla parte del visore; ripartire per contare
i
soliti superstiti, conoscere il futuro per attrito, solo modo
che
diverge in percezione, l'evento che passa dal bersaglio
al detonare, linea ed energia riaperta in quota, che stalla
e sgrana giorni
chiusi in altri giorni, regesti per gli equanti,
epicicli al mezzo delle postazioni. non c'è mira, o quadro
in prova a darsi avvio da solo, invalidando ciò che è vero;
terra
che non trema, inverata, ridotta a calibri, cabrata,
collimata
per come tocca a tutti, quando accade, per quanti
potrebbero
chiamarla a riconoscersi nel padre: ordine
preso
su di sé, tiro costante e decentrato, ora disposto
ad
acquisire tutto, porta che si illumina, rimane, svolta
a
cui non essere presenti, nulla che faccia male agli occhi.
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