venerdì 19 ottobre 2012


daniele bellomi - zero-risk bias mantra


se esiste un consenso è questione di onde, proprietà conduttive, abbassamenti di grado, quasi-particelle, presenza di forti impurità, variazioni di densità interna, simmetrie, accoppiamenti, meccanismi superconduttivi, temperature insensibili al segno, solidificazioni direzionali, vettori che prevedono un impiego orientato dei materiali, buste da inserire nel microonde, profondità che si auto-assegnano, si danno importanza da sole.

il rischio, se esiste, è un contributo magnetico, una lista di parametri nodali. per evitarlo è sufficiente conservare i campioni utilizzati, registrare i dati già acquisiti. ricordarsi di smaltire le provette, precisare le varie dipendenze, capire dove stanno le priorità, eliminare i dispensabili che percorrono i superfluidi.

quasi tutto viene coltivato, collaudato. non esiste un collegamento diretto per le associazioni uditive, le frequenze di risonanza. i campioni dell'eugenetica verranno montati su un palco mobile. il basso livello di rumorosità, durante la prova sperimentale, potrebbe consentire uno spostamento di frequenza verso il rosso. potremmo non essere in grado di stabilire valori per quasi niente.

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