non c'è intelligenza nei passi ma la molla
asciugata di scatto, la retorica del corpo, la circolazione.
(se osservi un millepiedi muoversi
hai veramente l'impressione di vedere un'onda
che sfila lungo i suoi fianchi)
a volte quando dormi
un braccio dorme più forte, ti sveglia. ora è sordo,
chiama il mondo a raccolta. così una parentesi
si allarga a forbice
dall'unghia alla spalla - così una periferia
del discorso, una subordinata
costruisce il consenso.
anche il sonno è una disciplina,
gli occhi a pieno regime. sarà materia di studio,
elenco puntato, indice, dottrina. lo stesso azzurro del cuscino
ci sarà da lezione. un confine semplice.
intanto quel braccio prosegue, realizza
un distinguo, scioglie gli indugi, fa
come niente fosse, esprime un peso.
tutto un mondo, ora, passa la mano, scivola
nel linguaggio, commette un'intesa.
- da che ho invertito
osservanza e osservazione
(pulire una ferita col mercurocromo
significa, ancora oggi, evidenziarla come un paragrafo
da ricordare a tutti i costi.
verremo poi interrogati, valutati, daremo conto del sangue)
Trovo piuttosto incredibile la tua scrittura.
RispondiEliminaInoltre, avendo trovato un numero di telefono palesemente finto in una autopresentazione, l'ho composto (ovviamente non accorgendomi che fosse palesemente finto). Tutto qui.
ciao, se tieni fede al tuo nick sei libera di contattarmi in privato. altrimenti no, non sei affatto libera.
RispondiEliminaTengo fede; ma, in epoca di sfrontato relativismo -in cui io, saltuariamente, sguazzo- tengo fede al fatto, soprattutto, che la troppa bellezza è mostruosa.
RispondiEliminaAh, ovviamente, e viceversa.
Del resto, di Joelle Van Dyne non si è mai capito un cazzo.
Ovviamente poi in privato ti direi solo che è tutto metaforico, baby, come al solito. Pure il nick.
Ho letto che "non c'è nessun mistero" sulla tua taglia di reggiseno. Non potrai sfuggire per sempre all'onere della prova.
RispondiEliminaProprio oggi per distrazione ho fornito la prova ai passeggeri della metro. Ora non sono metaforica.
RispondiEliminaIo oggi vedevo le macchie blu e svenivo, anche. Questo prima di vomitare a casa di Luca. Ma di questo passo non andiamo lontano.
RispondiEliminaIo le macchie le vedo bianche e non sono macchie sono cose brillanti. Tipo glitter. Sarà che in fondo sono davvero femmina, chissà.
RispondiEliminaNon trovi che 4 richieste di autorizzazione per postare un commento piuttosto frivolo siano una cosa un tantino eccessiva? Ma forse sono io abituata al permissivismo di splinder.
http://day.smakkie.com/
RispondiEliminafico.
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