lunedì 25 novembre 2013


daniele bellomi - dove mente il fiume (2013)

alveo: alveolo, radice del bianco, asterisco dell’uso di natura. maniera, dove maniera sta per manipolazione, ordine, polarità assunta dalle mani. dove menta un fiume in piena, dopo la pioggia, è difficile dirlo: l’acqua innalzata insabbia, disidrata, si nasconde in un museo sottile, muove, rende noto il crimine in linea di galleggiamento. dove mente, di sicuro, non c'è nessuna compresenza o greta garbo. quando è in secca qualcuno implora, qualcuno già implorava prima. alveo: alveolo, radice della cavità, uso al cancelletto, all’argine dove straborda. dove mente il fiume in piena mente la demiurgia, mentre l’uso di natura certifica il lavoro già concluso, modifica, modula, stabilizza. dove il fiume resta, resta pure il suo modo di mentire

il discorso parte sempre dalla clausura che prova a combinare le sue cellule, le celle di passaggio: ricarica, risponde alla preghiera, riordina e individua, poi riposa. dove mente il fiume un monaco è già stato appeso per la lingua. dove il moto è improvviso, la menzogna si fa enorme, corre all'opera suprema: dove il fiume mente nessuno ha più alcun peso, niente staziona, tutto è proteso a ferire nel suo raggio infinitesimo. alveolo: alveolo, alveo, radice del nero, dell'alveare. la parte del nubifragio porta il ritmo del fiume al grado minimo, ne governa il flusso dove il tendine è teso, dove trema la sua cartilagine. dove mente un fiume la luce è disboscata, frana, percorre il vuoto di ciascun modello (di certo non greta garbo). gli esagoni importano i dati degli oneri celesti, benedicono ogni passo sulla terra duratura e dolorosa. dove un fiume decide di mentire, desidera che ogni cosa sia parlata.

maniera, dove maniera sta per contatto delle mani. il fiume mente in genere nel momento della balneazione: niente impedisce che la natura sbordi dalla base cranica del fiume, dai suoi occhi e dalle sue orecchie; dalla modestia, che è certezza della fine, dalla ragione, che è misura del bene in ogni impero, in ogni stato governato. dove il fiume mente dà a tutti una buona pace, accompagna ed esorta alla virtù, alla prudenza, alla pietà, all’ombra della frode che lui stesso rappresenta. un fiume che mente è soprattutto, un insegnamento da impartire.


da lontano qualcosa si solleva, forse non una massa d’acqua. dal dettaglio non si capisce. alveo: alveolo, alveare, salvazione, mare, migliore fortuna non per noi, non smarrita e non redenta. dove il fiume mente non c'è delta, né estuario, né mare, né casa che per sua natura respiri. dove menta il fiume, un fiume qualsiasi direbbe cose da dire, cose che andrebbero parlate solo e soltanto dove mente un fiume. un fiume che mente è soprattutto un corpo estraneo, ma forse non è proprio greta garbo.