sabato 5 luglio 2014


daniele bellomi - lapse (2014)


arresta, informale, la grafica delle scogliere,
seleziona execute: il senso ciclico a processo chiama
l’antiorario all’innocenza, dove s’interra
il lemma della mala, l’intemperia: per dove lavora
decade nel trasporto a breve termine, è merce, finisce.
toglie il segno di spunta su kill ( ): la funzione
lo rende obsoleto al pannello uno, nell’oracolo
della verosimiglianza. l’orazione virerà sul clima
a imporre i maestri, il sangue dietro al tavolo, i fiori
nel bicchiere. dal solito reperto in vitro si torna
a rifornire l’esistente, che invece preme, suggerisce
detenzioni, chiama la sua vittima, l’opera
caduta su se stessa, in relazione al trovato, all’estetica
dell’odio. dopo aver fatto, stila il referto, se è meno
e può diminuire ancora dentro ai crolli: espianta
l’organo del tempo perso e ricettivo, posato
nel corallo. nella busta rimane l’area
adeguata a fare una marea, a moltiplicarsi
senza sosta nel midollo. dopo qualche milione
di lesioni, sceglie la terza: accende una sigaretta,
e questo di sicuro è già una trama.

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