giovedì 5 aprile 2012


synkrisis (2008? ris. 2012)


(dovrei tenere a bada l'oggettistica _ segnarmi da parte la storia _ contare sul fatto che tutto si tenga e vada avanti _ nell'ordinario che diventa scudo _ un'idea che andrebbe a rimpiazzare una mancanza di idee sentita come deteriore _ si tratta di un fraintendimento _ esso può realizzarsi un passo avanti agli altri _ un passo indietro rispetto alla forma del racconto _ è qui che la riflessione si appunta sulle manie _ le rende vivide su visi uguali a decine fra di loro _ espressioni di costante perplessità _ di apparenza monocorde _ di figure-persona _ nel senso di persona-non-grata o persona-maschera _ in ogni caso spente dopo qualche riga _ dall'acqua fredda di una doccia che non funziona bene _ o dalla fretta di colorire una pelle bianca e violacea _ un lavoro che procede al pari dello zelo che lo infrange _ nel testo c'è sempre una faccia ad ogni angolo _ non sempre è nuova _ ma gli angoli si moltiplicano tre o quattro volte per strada _ non molto dopo è possibile che ci si accorga di muoversi in una struttura frattale _ il testo dovrebbe ricordarci la nostra appartenenza a un braccio della via lattea _ ma si tratta di bracci _ non di braccia _ quindi cosmo e non persone _ e quanti bracci possono stare in un testo? _ e le braccia umane? _ non sarà dura tenere continuamente spiegati gli uni e le altre? _ spiegati anche nel senso di compresi _ se si tolgono le braccia dal testo _ l'angolo diviene fondamenta alla prima svolta _ anche le fondamenta sono buie _ non sono semplici da ripulire _ e quindi chi vorrà muoversi nel buio di un testo _ senza braccia o appoggi? _ come schivare i fraintendimenti _ dati dal non-avere una faccia? _ non ci si procura il lieto fine _ fino a quando le difficoltà non lo scavalcano _ e non c'è niente di così insormontabile nel testo _ se escludiamo la nostra posizione al suo interno _ il nostro fare gesti senza usare gli arti _ seguendo un discorso che non funziona _ che forse non si può nemmeno spiegare)

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