non c'è intelligenza nei passi ma la molla
asciugata di scatto, la retorica del corpo, la circolazione.
(se osservi un millepiedi muoversi
hai veramente l'impressione di vedere un'onda
che sfila lungo i suoi fianchi)
a volte quando dormi
un braccio dorme più forte, ti sveglia. ora è sordo,
chiama il mondo a raccolta. così una parentesi
si allarga a forbice
dall'unghia alla spalla - così una periferia
del discorso, una subordinata
costruisce il consenso.
anche il sonno è una disciplina,
gli occhi a pieno regime. sarà materia di studio,
elenco puntato, indice, dottrina. lo stesso azzurro del cuscino
ci sarà da lezione. un confine semplice.
intanto quel braccio prosegue, realizza
un distinguo, scioglie gli indugi, fa
come niente fosse, esprime un peso.
tutto un mondo, ora, passa la mano, scivola
nel linguaggio, commette un'intesa.
- da che ho invertito
osservanza e osservazione
(pulire una ferita col mercurocromo
significa, ancora oggi, evidenziarla come un paragrafo
da ricordare a tutti i costi.
verremo poi interrogati, valutati, daremo conto del sangue)